Vino Trentino
Cultura, Tradizione e Territorio
La nostra missione
La Confraternita della Vite e del Vino di Trento ha lo scopo di mantenere e sviluppare le tradizioni vitivinicole della terra trentina, esaltandone i prodotti migliori. (Art 2 dello Statuto – 22 aprile 1958)
Il vino è cultura da ricercare non solo all’interno di un calice, ma anche e soprattutto in ciò che c’è attorno: nelle espressioni del territorio, nelle intuizioni, nelle abilità dell’uomo e nella capacità di innovazione. Il saperlo raccontare è una dote e un compito che fa delle Consorelle e dei Confratelli liberi ambasciatori delle eccellenze trentine.
Il vino è piacere dei sensi, dello spirito e, per la sua storia e cultura, dell’intelligenza.
Il vino però contiene alcool, anche se in quantità non eccessive, che presenta diverse controindicazioni.
Tuttavia, fra l’assoluta irresponsabilità e il proibizionismo più ottuso, scegliamo la via della libertà di un consumo consapevole e moderato, in particolare a tutto pasto, dove l’effetto dell’alcool è attutito dalle pietanze.
Nello stile di vita italiano e, più in generale, mediterraneo, il vino è parte integrante del convivio, dove la tavola, semplice o elaborata che sia, è sempre espressione di un patrimonio di saperi e di sapori che stimola la socializzazione e mette in moto l’economia
La quantità di alcool che si può assumere dipende da vari fattori anche fisiologici come peso, genere, tolleranza personale, rapporto quantità/tempo di assunzione. Dovrebbe comunque essere assunto preferibilmente a stomaco pieno e lentamente.
Cionondimeno il vino resta un fattore qualificante della nostra storia, non solo di quella italiana, ma della storia dell’intero Occidente. Dal mondo antico all’età contemporanea il vino, come il pane, è il compagno immancabile di ogni tavola. Nelle mense più povere è sempre stato un alimento per integrare la dieta, in quelle più ricche occasione di socializzazione, di riflessione, di meditazione. Protagonista della letteratura e dell’arte il vino assume valenze simboliche profonde in campo religioso come tramite di un rapporto privilegiato fra uomo e divinità: dai riti bacchici e dalle tesmoforie del mondo greco al culto di Mitra in epoca ellenistica fino al cristianesimo dove il vino assume valenze escatologiche come tramite per la partecipazione al sacrificio cristico in un’ottica di salvezza ultraterrena.