Nella prima riunione del nuovo capitolo, Mauro Leveghi è stato eletto Gran Maestro della Confraternita della Vite e del Vino di Trento.

Cancelliera è stata nominata  Roberta Uber, il ruolo di  tesoriere è stato assegnato a Franco Debiasi, mentre cerimoniere è stata incaricata Jessica Malpaga.

Gli altri membri del capitolo sono: Anna Torgler, Giorgio Caprini, Enrico Cattani, Franco Nicolodi e Franco Franchini.

Mauro Leveghi succede ad Enzo Merz, che ha guidato, nel ruolo di Gran Maestro la Confraternita della Vite e del Vino di Trento, per oltre un decennio e siede, come membro di diritto nel nuovo capitolo.

Leveghi, che è presidente del Trento Filmfestival, nel mondo del vino trentino ha una lunga esperienza, avendo in Camera di Commercio lavorato nel settore ed avendo creato a palazzo Roccabruna l’Enoteca del Trentino. Inoltre Mauro Leveghi è stato uno dei  protagonisti della nascita nel 2007 marchio Trento Doc, il vino bandiera del Trentino, un brand di grande successo.

«Ringrazio l’assemblea della Confraternita della Vite e del Vino di Trento ed il Capitolo – ha detto Leveghi – per la fiducia accordatami nominandomi Gran Maestro. E’ un ruolo di rilievo nel mondo del vino del Trentino, perchè la Confraternita, nata nel 1958, come recita l’art. 2 dello Statuto: “ha lo scopo di mantenere e sviluppare le tradizioni vitivinicole della terra trentina, esaltandone i prodotti migliori”.

Una storia di 64 anni, che deve essere riferimento di alto profilo, per creare e rafforzare una cultura enologica. E’ fondamentale avere la consapevolezza, quando si beve un bicchiere di vino il saper coglierne i suoi profumi e le sue fragranze e conoscere la terra da dove questo vino proviene.

La bottiglia ci deve coinvolgere,  raccontare una storia, quella della vigna dove l’uva è fiorita e diventata poi frutto e quella della cantina dove è stata lavorata per diventare vino.

Il Trentino ha un patrimonio vitivinicolo importante e la Confraternita lo vuole valorizzare con le sue iniziative rivolte alle Consorelle e ai Confratelli nonché  agli appassionati di vino.

La mia passione per il mondo del vino delle nostre terre è sempre stata grande e  penso la Confraternita possa avere un ruolo come luogo di confronto, ora che siamo fuori dalla Pandemia, riprendendo a pieno le sue attività.

Voglio ringraziare Enzo Merz, dal quale ho ricevuto le insegne di Gran Maestro, per il lavoro che ha svolto, con passione e grande competenza in tutti questi anni».

Con preghiera di pubblicazione e/o diffusione

La Confraternita