COMUNICATO STAMPA

Intronizzati 9 nuovi confratelli al Simposio d’autunno

Sono stati 9 i nuovi ingressi nella Confraternita della vite e del vino Trento, intronizzati nel corso della cerimonia, svoltasi alla Fondazione Edmund Mach stamane, nell’ambito del simposio d’autunno.

Sono confratelli effettivi: Andrea Chistè, Sebastiano Marzotto, Marco Musoni e Marco Stefenelli.

Gli onorari sono: Il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il commissario del governo Gianfranco Bernabei, il direttore generale di Fem Mario Del Grosso Destreri, il presidente della Camera di commercio Gianni Bort e l’assessora all’agricoltura della provincia di Trento Giulia Zanotelli.

Consegnati i 14 diplomi di Vino Confratello alle cantine che hanno partecipato alla selezione e ottenuto il prestigioso riconoscimento.

Il simposio si è aperto con il saluto del Gran maestro Mauro Leveghi che ha, in una appassionata relazione, sottolineato come la Confraternita della vite e del vino abbia un ruolo culturale nel mondo del vino del Trentino. Leveghi ha ricordato i dati, forniti dal Consorzio vini, relativi alla vendemmia 2022, cha ha visto produrre in Trentino 1240 quintali di uve, il 13% in più rispetto al 2021 di cui il 77% sono vini a bacca bianca e il 23% a bacca rossa. Leveghi si è quindi soffermato sull’importanza dei vini del Trentino, la cui produzione ha bisogno di valori quali: l’identità territoriale, la responsabilità e la sostenibilità. Il vino comunica la terra dove cresce la vigna e dove la componente umana è uno dei fattori determinanti per arrivare ad un buon vino. Il Gran maestro ha posto l’accento sulle due componenti della sostenibilità: ambientale ed economica. Infine Leveghi ha ribadito, come in base ai valori fondanti della Confraternita della vite e del vino, nata nel 1958 come braccio culturale del Comitato vitivinicolo, via siano quelli di mantenere e sviluppare la cultura e le tradizioni vitivinicola della terra trentina, esaltandone i prodotti migliori.

Ha anticipato i programmi della Confraternita del 2023 nei quali vi saranno dei corsi di tecnica di degustazione dei vini e viaggi attraverso il mondo vitivinicolo del Trentino, che con passione narra il nostro territorio. Successivamente il prof. Attilio Scienza ha svolto una relazione su: “Che gusto avrà il vino del futuro? Come i cambiamenti climatici modificheranno i luoghi di produzione  e la composizione dell’uva.” Una attenta analisi dello sviluppo nei secoli della coltivazione della vite nelle varie epoche climatiche. Presenti, oltre ai molti confratelli e consorelle le delegazioni di alcune Confraternite  quale quella del Baccalà e dello Snodar, del Recioto.